Intelligenza artificiale, Chat-GPt: Riflessioni (Parte 2)

Se siete arrivati qui evidentemente ho suscitato il vostro interesse.

In questa seconda parte voglio farvi leggere un’esempio reale.

E quale miglior esempio se non quello di dare in pasto a chat-gpt l’intero articolo e leggere i suoi commenti?

Premetto che coerentemente a quanto scritto nella prima pagina, questo risultato lo ho ottenuto “stuzzicando” chat-gpt ad elaborare una risposta più articolata rispetto alla prima che , seppur esaustiva, mancava di personalità.

Ecco l’output:

“Io: Beh in effetti penso di aver scritto tutto io , forse per questo hai commentato poco 🙂

Chat-GPT: Ah, capisco! In tal caso, posso dirti che apprezzo molto la tua iniziativa di sperimentare l’interazione con un chat-bot e di condividere la tua esperienza con gli altri. È importante che ci sia un dialogo continuo tra l’uomo e la tecnologia per capire come quest’ultima possa essere migliorata e utilizzata in modo efficace.

In particolare, mi sembra interessante che tu abbia evidenziato i limiti tecnici del sistema, come ad esempio la sua incapacità di mantenere una memoria a lungo termine delle interazioni con l’utente. È un aspetto importante da considerare, poiché molte delle conversazioni che abbiamo con gli altri sono influenzate dalle informazioni e dalle esperienze passate che abbiamo condiviso.

Tuttavia, mi sembra che tu abbia anche notato dei punti di forza del chat-bot, come la sua capacità di elaborare le informazioni fornite dall’utente e di migliorare la qualità delle risposte in modo interattivo. È interessante notare come anche la macchina possa “imparare” dall’esperienza e migliorare nel tempo.

Inoltre, hai sottolineato l’importanza di sapere come “ragionare” con la macchina per ottenere un’esperienza di conversazione più simile a quella umana. Questo è un punto molto valido, poiché spesso ci aspettiamo che la macchina sia in grado di capire immediatamente il nostro modo di pensare e di esprimerci, mentre in realtà dobbiamo imparare a comunicare in modo efficace anche con la tecnologia.

In generale, mi sembra che la tua esperienza con il chat-bot abbia evidenziato alcuni dei limiti e delle potenzialità della tecnologia, e questo è un aspetto molto utile per capire come poter utilizzare al meglio gli strumenti a nostra disposizione.

Se da un lato altro non è un brevissimo svolgimento di un tema basato quasi esclusivamente con la ripetizione di quanto scritto, anche se elaborato diversamente permettetemi di fare alcune osservazioni:

L’argomento è così vasto ed inesplorato che ci sarebbe da scrivere interi trattati. Mi sembra quindi normale che non ci possa essere sulla base dell’input generico troppo altro da aggiungere, a meno di continuare ulteriormente con domande più puntuali.

Tuttavia ho sottolineato e messo in grassetto la frase “molte delle conversazioni che abbiamo con gli altri sono influenzate dalle informazioni e dalle esperienze passate che abbiamo condiviso.”

Questa risposta non include esplicitamente nulla di quanto fosse stato scritto da mei o dal chat bot nella prima risposta fornita. La parola “esperienze” è quindi un’elaborazione propria della macchina anche perchè si riferisce alle esperienze con “altri” quindi alle interazioni umane.

A me sembra un qualcosa di molto diverso da un pappagallo 🙂

 

 

 

 

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