Pietricello a.k.a. IU2DLC (o viceversa)

Ci ho pensato un po tardi, visto che ho scritto qualche articolo su radio e mondo radiomatoriale, ma credo sia il momento di presentare il Pietricello radioamatore.

Riporto quanto scritto su QRZ.COM così i conti tornano ed i dati combaciano.

Buona lettura sperando di non esser troppo noioso  (non di rado lo sono).

 

“Ciao a tutti i visitatori, sono Pietro e vivo in provincia sud ovest di Milano. Sono palermitano di nascita ma vivo a Milano da ormai 24 anni.

La mia passione per la radio è cominciata quando ero ragazzino con il semplice CB. Ricordo Lafayette Texas 40 canali. Prima boomerang sul balcone poi con mio padre montammo una VR6 a tetto su edificio di 7 piani. Ai tempi (si parla di fine anni 80/inizio 90) si poteva liberamente, senza particolari richieste e concessioni ed a nostro rischio e pericolo, montare la/le antenne a tetto con relativo palo e tiranti. I soliti problemi di presunta TVI ma tutti ci sono passati…ah la paranoia del R.O.S…lasciamo stare c’è un’articolo qui sul sito a questo dedicato.

Dopo il Lafayette Texas, acquistai un President Lincoln (26-30Mhz, am,fm,ssb) e cominciai (ovviamente da pirata) a fare i 10/11mt in SSB collegando 31 paesi esteri. Ovviamente avendo la concessione (ma parlo dei 40ch) andavo anche con la mitica Fiat 126 in BM.

Erano altri tempi la CB era così trafficata che per far qso i 40ch non bastavano. Ho anche incontrato diversi colleghi, mi sentivo con gli amici reali che abitavano in zona, e c’era propagazione…insomma ci si divertiva.

Avendo lo zio radioamatore da sempre ero interessato anche ad altre frequenze tanto che presi un Kenwood prima TH28 (monobanda se non ricordo male) e poi il TH78 ovviamente non avendo patente era più che altro per curiosità e quindi ascolto dei ponti radioamatoriali di Palermo.

Trasferitomi a Milano ovviamente il tutto è stato venduto e l’attività radio terminata. Condividendo l’appartamento non potevo fare installazioni, non ero radioamatore ed il cb portatile serve a ben poco ma comunque ero in altre cose impegnato.

Quindi QRT fino al 2013 quando casualmente, mentre vivevo in Irlanda, vidi un bibanda TYT. Costava 120 euro che paragonati ai prezzi degli anni 90 per un bibanda V/U mi sembravano abbordabili. Acquistai il primo ed il secondo che usavo per scambiare 4 chiacchere con la mia ex sia in Irlanda che in Spagna (Isole Canarie). Si si il solito ausilio al “cala la pasta che sto salendo” esattamente quello, propio così.

Tornato in Italia nel 2014 ho ottenuto patente ed autorizzazione generale.

Per problemi logistici non sono “a tetto” ma devo dire sinceramente, che essendoci passato 25 anni fa le HF ed i DX non mi interessano più ..ho già dato in passato.

Ricordo le mie nottate ma sopratutto mattinate passate in radio aspettando la finestra di propagazione per il country X, le qsl, le puntine da disegno sui country collegati.

A quasi 50 anni non lo rimpiango. Penso che ogni cosa ha il suo fascino nel suo contesto. Oggi mi sentirei stupido a farlo. Alla fine tutto si riduce in un paio di 73,uno scambio di rapporti di trasmissione/ricezione, se al massimo la propagazione regge puoi anche chiedere che tempo fa da quelle parti e viceversa ma null’altro.

Gente che probabilmente non riascolterai più o comunque non in modo facile ed immediato a qale pro? Dire ci sono arrivato? Si ma anche li senza propagazione non arrivi a meno di impianti che non dico.quindi ci sei arrivato si ma “grazie a dio” non alle sole capacità. Se come me vai di QRP sono contatti saltuari e lasciano il tempo che trovano.

Ovvio col traliccio, le direttive, il KW diventa facile ma ne vale la pena spendere migliaia di euro, emettere certe potenze solo per scambiarsi 2 parole quando nel 2022 ci sono mille modi economici e meno inquinanti per farlo? Per me no ma ovvio nulla di che c’è a chi ancora piace farlo.

E se poi la dobbiamo dire tutta ma tutta tutta…mi è capitato di ascoltare i QSO nazionali in 40/80mt non son mica diversi delle 4 chiacchere sui ponti analogici o sugli attuali sistemi digitali.

Da Settembre 2014 svolgo (ormai sempre meno) solo attività in 2m/70cm con il famoso “antennino sullo stendino” frase con la quale in zona ormai mi conoscono quasi tutti,almeno qualche anno fa qui in Lombardia.

Non è uno scherzo…viste le difficoltà logistiche (montare antenna in mega condominio difficile e costoso) uso una Comet SB5 da BM con base magnetica posizionata sullo stendibiancheria sollevato da due bacinelle ad un 3 piano di uno stremenzito terrazzino :-)))

Devo dire però che fino al passaggio in digitale, malgrado tutto ho una posizione aperta che mi permette di lavorare in qrp molti ponti della Lombardia e non solo.

Tutto questo con un veicolare Polmar DB50M  VHF/UHF.

Sucessivamente ho acquistato una Yaesu FT1DE per provare il C4FM/Wires-X. Radio poi venduta in quanto pur apprezzando facilità d’uso,immediatezza e qualità del C4FM non sopporto che non si abbia la libertà di poter sperimentare liberamente ed a prezzi accessibili. Per farti un’hotspot devi andare per forza di interfaccia Yaesu che da sola costa quanto una radio. Quando poi ho visto che anche il semplice (ma si può???) pacco batterie di ricambio costava (non so adesso) quanto una radio DMR ho detto basta.

Ho venduto quindi dopo un paio d’anni la Yaesu (che ancora aveva un discreto valore) e son passato a provare il DMR.

Scettico mi son presto ricreduto sia per la qualità che non ha nulla da invidiare al C4FM sia per la duttilità e le possibilità quasi illimitate di poter sperimentare questo nuovo modo di comunicare.

L’osticità del DMR è proprio quello che mi piace di più. Non sono da pappina pronta mi piace studiare,capire e fare per poi utilizzare. I miei se pur frivoli qso in dmr nascondono tutto quello che ho fatto per riuscire a realizzarli. Un’idea ve la sarete fatti dagli articoli che scrivo qui sul sito.

Il Radioddity GD-77 è stato il primo portatile DMR. Ottima radio di suo, incredibilmente versatile e “smanettabile” se si installa il FW non originale OpenGD77 che di fatto la trasforma radicalmente.

Il DMR mi offre anche la possibilità di poter approfondire tutti gli aspetti sistemistici e di rete che stanno dietro il tutto il che mi è particolarmente consono essendo un’informatico appassionato di sistemi e reti.

Che aggiungere? Al GD77 si è aggiunto l’Inrico T320 Internet Radio (se interessati c’è articolo dedicato qui sul sito) il GD-73 (recensito qui) ed aspetto l’Anytone D878UV II Plus.

Ah niente favori da “amici” il codeplug me lo faccio io , è questo il bello ed è così che si impara sempre qualcosa di nuovo. Le 4 chiacchere per me sono solo il completamento del lavoro fatto.

P.S: ancora l’AT non è arrivato ma ieri ho già fatto il codeplug senza aver mai avuto questa radio in mano ma solo vedendola su internet:-)))

Ormai sono praticamente quasi assente dai ponti analogici preferendo momentaneamente la sperimentazione e le chiacchere in digitale. Poca spesa, tanto studio e tanta resa.

Quando sono in radio mi trovate come riferimento o su BM222 o BM2236 (Multiprotocollo Lombardia) o in monitor sul neonato BM 222 270.

73,

Pietro IU2 DLC

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