Numark PartyMix, storiella dei mixer

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Oggi scrivo su qualcosa di diverso parlando di questo prodotto. Un mixer audio a 2 canali con preascolto anche se tecnicamente è un controller MIDI.

Molti di noi, coloro ai quali piace la musica dance ma non solo, non hanno un pochino invidiato i DJ che sin da ragazzini guardavamo sul loro “trono rialzato” in discoteca mentre ballavamo? Beh penso in molti.

Parliamo di qualcosa che esiste da sempre o almeno negli ultimi 50 anni il mixer.

Cosa è un mixer? Semplicemente uno strumento che permette appunto di miscelare due sorgenti audio aumentandone e diminuendone il volume ed equalizzare toni bassi,medi,alti. Il concetto di base è semplice.

Negli anni 80 e 90 il DJ aveva quindi due giradischi analogici (i più usati i Technics 1200) ed un mixer sempre analogico a x canali a seconda di cosa si volesse collegare oltre le due fonti sonori. Con il tempo per esempio è nato il campionatore (sampler) apparato separato che quindi richiedeva canale apposito, ovviamente il microfono e poco altro. Tutto rigorosamente analogico con decine di cavi audio e ovviamente amplificatore dedicato e casse (ci mancherebbe).

Attenzione diversifichiamo i prodotti: quello di cui sto parlando è il mixer usato per miscelare due brani da un vinile prima, cd dopo. Differente è il mixer da studio o da stage (concerti) che viene utilizzato per equalizzare e aggiustare i livelli dei singoli strumenti e del/dei cantanti in modo che per il disco/pubblico il suono della band risulti uniforme e bilanciato per tutti gli strumenti. Oddio non è proprio così semplice. In un brano puoi aumentare la voce del cantente, in un’assolo di chitarra elettrica la stessa, etc.etc. ma sui mixer da studio non vado oltre sia per mancanza di competenza sia perchè esulano da questo articolo. Era solo per evidenziare che si parla di 2 categorie d’uso totalmente differenti.

Con l’andare avanti della tecnologia il CD aveva preso il posto dei giradischi analogici con lettori appositi che risultavano più pratici e permettevano di regolare il “pitch” (velocità della canzone) portare indietro pezzi di traccia (canzone) ed altro.

Con la diffusione dei computer,desktop e grazie all’mp3 è cambiato molto se non tutto.

Ad oggi quasi nessun DJ cammina più con 20 kg di vinili o 5 kg di CD, Ormai un semplicissimo laptop anche di fascia economica può avere decine di migliaia di brani in mp3 che attraverso programmi di mixing nel frattempo nati permettono di sostituire i vecchi giradischi e mixer 2 canali con un semplice laptop collegato in uscita ad un’amplificatore. Questi programmi riproducono a video la presenza virtuale di due giradischi e danno quindi con i vari comandi la possibilità a tutti di mixare i propri mp3 sia in ambito casalingo che professionale. Inoltre aggiungono una serie di effetti ed equalizzazioni che sostituiscono tutti gli strumenti analogici che prima necessitavano. In pratica oggi a livello di materiale necessario ti basta per essere DJ avere un computer mediamente performante,una libreria musicale,il programma che ti si confà meglio ed…..orecchio,pratica,esperienza e tanta anche.

Personalmente mi è sempre piaciuto “giocare” con i brani, ovviamente sono un’hobbista mica un professionista. La configurazione che già anni fa avevo e che chiamerei intermedia era un computer con 2 schede audio ed un mixer Gemini analogico che prendeva l’uscita audio delle due schede per miscelarla e mandarla all’implificatore, sempre però usando il programma per pc/mac configurato.

Logorroico come sempre. Oggi le cose son cambiate il partymix della Numark (famosa produttrice da sempre di mixer) è un controller esterno che si connette via usb al computer e “rimappa” tutti i controlli del vostro software di mixing preferito su una consolle fisica.

In pratica con questa consolle ti basta un computer con una sola scheda audio collegato all’amplificatore e nella pratica hai tutte le possibilità e funzionalità di quella massa di strumenti che si usavano 30 anni e passa fa.

In questo controller/mixer entry level (costa meno di 100 euro) trovi ovviamente i due cursori volume, il crossfading, la regolazine separata del pitch per tutte e 2 le tracce, Gli scratchpad (l’equivalente digitale del giradischi), livelli volume per entrambi i canali, livello master (generale), preascolto in cuffia, manopola per selezionare le tracce ed ovviamente 2 pulsanti per caricarle sui canali, tasti separati per play,cue,sincronizzazione delle tracce, regolazione separata per alti e bassi, 4 tasti per canale programmabili per creare loop,mix ed introdurre effetti campionati  ed in più 3 led multicolore per creare l’effetto “luce disco” in piccoli ambienti/feste.

Il controller viene dato con una licenza del SW per DJ Serato Lite ma ovviamente è compatibile con altri SW di mixing io per esempio avendo usato Virtual DJ ho speso qualche soldino in più per avere la versione per il controller in oggetto. Ovviamente non è obbligatorio comprare altro dipende dalle abitudini, se parti da zero Serato ti permette di far tutto io da anni uso Virtual DJ quindi ho preferito non complicarmi troppo la vita.

Che dire. Il prodotto è valido, direi economico e con 100 euro puoi cominciare a giocare a fare il DJ.

Attenzione che miscelare decentemente non è una cosa immediata come molti pensano. Devi conoscere le basi ma sopratutto la musica che metti, devi avere passione e tanta tanta pazienza. Se sai “suonare” vengono cose carine anche con questa consolle così come se sai suonare la chitarra fai qualcosa di buono anche con una molto economica.

Io umilmente sono una mezza schiappa,  ma ripeto non ci lavoro, ci vuole tempo e dedizione non mi insegue nessuno. Vi lascio con un mix del Pietricello non tanto per il mix ma per farvi vedere il controller in video.

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