Accendino (i) al Plasma e non solo

Oggi parlo di una nuovo gadget/accessorio secondo me molto utile. La tecnologia non è nuovissima ma l’ho scoperta solo da pochi giorni.

Premetto, come sempre non sponsorizzo, ma pubblicherò link e recensione di quanto possiedo e quindi di quelle che sono esperienze d’uso a distanza di pochi giorni di utilizzo.

Di cosa parliamo? Allora gli accendini si possono dividere in 3 categoria principali:

  1. a fiamma (gas butano, benzina, ricaricabili o meno)
  2. a resistenza (una resistenza elettrica diventa incandescente permettendo l’accensione prevalentemente della sigaretta)
  3. al plasma

Della tipologia numero 1 fanno parte il 90% di accendini che conosciamo. Producono fiamma libera, la loro accensione è o mediante pietra focaia azionata ruotando una rotellina che per attrito genera la scintilla. Possono essere monouso (non ricaricabili) o ricaricabili con apposita bomboletta di gas butano attraverso valvola posta nella parte inferiore. Il pro di questi accendini (i più comuni) è che costano pochissimo (a volte quelli non ricaricabili li regalano pure) i contro sono che , se non ricaricabili, sono usa e getta se ricaricabili la bomboletta costa un paio di euro ma la ricarica non è assolutamente semplice e non garantisce la durata della carica originale. Altro contro è che non sono antivento o antipioggia e quindi risulta difficoltoso accendere anche con brezza leggera (banalmente anche in riva al mare in estate). Altro contro è che vanno usati esclusivamente in modalità verticale pena scottarsi le dita.

Della tipologia numero 1 fanno parte anche i famosissimi Zippo (che adoro) che utilizzano il semplice principio della lampada ad olio. In pratica una miccia, un po di bambagia che serve ad immagazzinare la benzina (in effetti è un composto misto kerosene per evitare che evapori troppo presto diminuendo l’autonomia dell’accendino) e la solita pietra focaia azionata con rotellina per attrito. I vantaggi rispetto alla precedente categoria sono che la semplicità costruttiva assicura sempre un perfetto funzionamento, sono garantiti a vita e sopratutto resistono al vento. Non per questo Zippo è stato utilizzato sin dalla seconda guerra mondiale dai militari americani in ogni condizione metereologica. Gli svantaggi sono quelli della fiamma viva (valgono le riflessioni della categoria precedente) ed il fatto di non aver controllo sul livello di carica dell’accendino stesso. Da accesi li spegni solo chiudendo il coperchio quindi oltre all’utilizzo normale possono servire per illuminare, accender fuochi e molto altro. Sono ottimi e non ci piove. Inoltre sono un’icona americana, costano relativamente poco (30/40 euro) durano e vengono venduti in migliaia di varianti, colorazioni, decorazioni. Very Cool direbbero gli americani.

Con la tecnologia galoppante son nati gli accendini elettrici. Quelli del punto due. La spiegazione è stata data. Sono elettrici, si ricaricano via USB, non hanno gas ne benzina ne sviluppano fiamme vive. Per intenderci e non fare il difficile sono il comunissimo accendisigari da auto (che esiste da 30 anni di serie sulle auto) ma in formato portatile. Anche loro sono antivento e riescono in pochi secondi ad accendere una sigaretta ma non di più avendo un’asola tarata per il diametro delle sigarette.

Focalizziamoci sul tipo 3: al plasma. Sono accendini spesso compatti, sono elettrici, ricaricabili via usb (si può usare la porta usb del PC o un qualsiasi alimentatore per smartphone, il cavetto viene dato in dotazione), il loro principio di funzionamento senza addentrarmi troppo nel tecnico è un’arco elettrico fra 2 elettrodi (positivo e negativo) che sviluppa un “mini” fulmine (arco) che produce un’alta temperatura. Il tutto avviene perchè la grande differenza di potenziale fra i due elettrodi “ionizza” l’aria creando appunto l’arco di plasma.

Ce ne sono di due tipi, a singolo e doppio arco plasmatico. Ovviamente il doppio arco assicura una migliore e più rapida accensione. Questi accendini possono essere utilizzati per le sigarette ma anche per accendere piccoli fuochi, accendere i fornelli e molto altro.

Quali sono i vantaggi? In primis sono totalmente ecologici, funzionando elettricamente non hanno bisogno di benzina o gas, sono antivento, antipioggia e non sviluppando fiamma viva sono “sicuri”. Si ricaricano, come spiegato prima, via usb quindi decine di modi per ricaricali.

Nella recensione che segue il modello (ma non è il solo) ha 4 led che indicano il livello di carica della batteria interna. Inoltre sono molto eleganti e discreti (ovvio dipende dal modello che si acquista). Inoltre a dispetto dei vantaggi il prezzo è esiguo. L’accendino del quale scrivo adesso la recensione costa 12 euro.

Il difetto? Come tutte le apparecchiature alimentate a batteria Li-Ion non credete a quanto scritto in merito alla durata della batteria. Dipende dalla “riuscita”, dall’utilizzo e molto altro ma di sicuro quanto riportato in termini di durata batteria non è veritiero.

Di seguito la recensione di quanto da me acquistato e provato. Ripeto non è pubblicità e di modelli simili, peggiori o migliori ce ne sono a centinaia.

Ecco la recensione dell’oggetto:

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L’accendino arriva con un’elegantissima confezione regalo, molto curata e sobria che contiene un semplice foglietto di istruzioni (in inglese) ed in aggiunta i riferimenti internet/telefonici per supporto ed estensione garanzia previa registrazione. L’estensione garanzia (no ho ben capito) copre l’oggetto a vita o per almeno 24 mesi. Sarebbe disponibile un gift ma non avendo FB messanger non ho applicato per quello. La confezioni include un cavo usb/micro usb ed uno spazzolino per pulire i contatti.
Andiamo all’accendino. Robusto, in metallo nero lucido, molto molto elegante ancor più perchè la chiusura ha una elegantissima fascia dorata così come l’interno dell’accendino stesso (ove son presenti i 4 elettrodi). Molto chic in una parola. Le dimensioni, per farsi un’idea, sono come quelle di una chiavetta usb.
Ad accendino chiuso si nota solo il pulsante di accensione, ovviamente inattivo per motivi di sicurezza, il pannellino a 4 led non si nota affatto e la porta di ricarica micro usb è nella parte inferiore quindi non visibile e discreta.
Aprendo il lid (il coperchio) si notano i 4 elettrodi orientati a circa 45 gradi e si retroilluminano di blue sia il tasto accensione che i led di controllo carica della batteria. Una semplice pressione del tasto di accensione attiva due micro archi elettrici ai quali avvicinando la sigaretta si ha un’accensione rapida della stessa. Ovvio meno rapida della tipica fiamma ma sicuramente veloce.
A seconda del livello carica batteria la durata degli archi è al max 10 secondi o meno quando la batteria è meno carica.
L’accendino per la tecnologia utilizzata è windproof (resiste al vento) e può essere utilizzato verticalmente,orizzontalmente o sotto sopra. Particolare non banale in quanto (eccezion fatta per le sigarette) provate a metter sotto sopra un’accendino a fiamma per accender qualcosa, la fiamma va verso l’alto bruciandovi il dito 🙂
Totalmente ecologico in quanto non usa gas o benzina, sicuro perchè non sviluppa fiamma libera.
La ricarica avviene via usb sia con il cavo in dotazione (corto però) ma anche con qualsiasi cavo usb/micro usb. In pratica lo si può ricaricare con qualsiasi alimentatore per smartphone, dalla porta usb di un PC, da un powerbank, da adattatore accendisigari auto/usb, insomma come uno smartphone. Tempo di ricarica 1/2 ore. Consiglierei la ricarica a non più di 1A anche se non è specificato che non sia possibile ricaricarlo anche a 2A. Le spie led sono “relativamente” comode. Come in ogni dispositivo (powerbank ad esempio) danno un’indicazione di massima (0-25%, 25-50%,50-75%,75-100%) sono quindi a puro livello indicativo ma meglio averle che non. Volevo dare 4 stelle ma ne do 5. L’unico problema rilevato è che come per tutti gli apparati elettronici la durata dichiarata della batteria è molto al di sotto di quanto dichiarato e dipende dall’utilizzo dell’oggetto. E’ anche vero che avendolo solo da 2 giorni “forse” ancora la batteria interna si deve stabilizzare ma 300 accensioni secondo me sono un miraggio. Al massimo, da fumatore incallito, fai un 40 accensioni quotidiane.
Non è una critica, la batteria è da 300mah non si può pretender troppo con uso intensivo. Un pò come gli smartphone dichiarati per ore e ore di conversazione ma poi al max ci fai 1 giorno e mezzo. Non è un grande problema visto la varietà e semplicità di ricarica usb. Ma ripeto, probabilmente con qualche ciclo di carica in più e stabilizzandosi la batteria durerà di più. Come ogni batteria al litio non è necessario scaricarla completamente anzi il mio consiglio è di metterlo sotto carica quando un solo led resta costantemente acceso e quindi con batteria a circa 25/20%.
Che dire, considerando il prezzo (12 euro) è un’ottimo acquisto. Elegante, sicuro,ecologico,funzionale,pratico.

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  1. Pingback: Nulla di nuovo ma vi mostro l'ultimo accendino al plasma - Il Blog del Pietricello

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