ROS 1,1 o ROS 1:1? Proviamo a rispondere.
Negli anni, sopratutto fra la comunità CB ma non solo il “:” ha preso il posto della “,” quindi malgrado sia tecnicamente errato perchè “:” vuol dire diviso e non virgola è diventato uno slang comune. Credo che l’importante è bene o male capire il parametro in esame a prescindere da come venga scritto doppiamo anche accettare i modi comuni di dire un po come le espressioni tipicamente dialettali ma comprensibili da tutti, o gli acronimi i quelle parolacce (hi) che dall’inglese vengono italianizzate.
Più importante anche senza virgole o divisioni capire che il ROS (Rapporto Onde Stazionarie) o SWR dall’inglese Standing Wave Ratio è “semplicemente” il rapporto fra la potenza effettivamente irradiata on-air e quella che “ritorna” indietro ai finali dell’RTX a causa di uno scorretta accordatura dell’antenna/linea di trasmissione.
Nei vecchi tempi il ROS era il demone di CB/radioamatori. ROS altro si bruciano i finali e si va “male”. Verissimo perchè quel “ritorno” all’indietro (io sono ignorante e quindi parlo in modo volgare cioè del volgo=popolo) bene non fa. Vero è che non siamo negli anni 80 ed oggi le radio sono dotate di circuiti di autoprotezione che evitano la leggenda metropolitana di bruciare i finali. La radio si blocca per surriscaldamento. Ovvio parlo delle radio relativamente recenti non dei baracchini anni 70/80.
Ma vediamo di spiegare in parole molto ma molto povere cosa sia il ROS e come influisca.
Questo valore che non è solo influenzato dalla sola taratura dell’antenna ma da tutta la linea trasmissiva nella pratica riduce le prestazioni in TX delle radio. Oltre al famoso surriscaldamento/spaurazzo di bruciatura finali con il ROS alto se spari 10W ne trasmetti 8 o 5 on-air o anche meno (a secondo appunto del livello di ros).
il ros, come giustamente sottolineato, parte da 1 non può essere inferiore, ma 1 di ros è molto improbabile perchè sarebbe la perfezione. Diciamo che 1,1 o 1,2 o 1,3 sarebbero già ottimi valori in una normale installazione.
Il ros non influenza nella ricezione.
Il ros varia a seconda della frequenza. Ogni antenna ha un suo centro banda ove, anche accordata perfettamente, da il suo massimo offrendo valori di ros ottimi. Spostandosi quei valori possono cambiare anche significativamente a seconda di quanto si va oltre il centro banda per questo spesso si usano accordatori d’antenna per adattare il ros alla banda che si opera a seconda dell’antenna che si usa.
Va anche considerato che per la mia esperienza l’accordatore adatta si il ros ma essendo un componente in più sulla linea di trasmissione intrinsecamente porta perdite sia in TX che RX. La vera utilità non l’ho mai capita. Se devo cominciare a mettere accordatore e due altri cavetti con relativi PL….considerando le perdite di inserzione nella pratica oltre a vedere il rosmetro (che se non integrato è a parte e quindi introduce perdite di suo) che segna 1,2 dubito di reali o meglio significativi miglioramenti.
Si potrebbe scrivere molto altro ma mi fermo qui. La paranoia del ROS mi è passata da decenni. Pur capendo cosa sia preferisco ne conoscerlo ne creare accrocchi solo per vedere un 1,2.
Senza pensare al ROS si vive meglio, si trasmetterà peggio ma ci si levano tante paranoie.
Insomma se si installa un’antenna fissa per una certa banda allora taratura e misura ros , a patto di operare su quella banda, importa. Per tutti gli altri scenari meglio non farci caso 🙂
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