Per molti di noi appassionati/incuriositi dai modi digitali in fonia DroidStar ormai da qualche anno è molto più che conosciuto ed usato.
Il sw in oggetto permette di accedere dal proprio smartphone praticamente a tutte le reti digitali in fonia (dstar,dmr,ysf e molte altre) senza ausilio di hotspot o RTX ma semplicemente usando il proprio smartphone connesso o via WiFi o via rete cellulare 4G.
Come la stessa parola lo dice il progetto nasce su piattaforma Android ed è lì che per anni è stato e rimasto. Adesso (a dire il vero da un po di tempo) esiste una versione di test per ios per chi voglia provare o sperimentare questo sw sul proprio iPhone e credo iPad.
Non me ne vogliate ma descriverò esclusivamente come farlo funzionare su iPhone senza troppo approfondire per il semplice fatto che essendo un porting della versione Android è identico ed in rete esistono migliaia di video su YouTube, articoli, etc. che spiegano passo passo tutto quello che io non spiegherò in poche decine di righe.
Cominciamo con le dovute premesse. Lo faccio per semplice divulgazione. Ho effettuato stamattina qualche prova solo per vedere se funziona e son passato ad altro e personalmente la cosa non la approfondirò in quanto poco interessato. Non chiedetemi quindi più di quanto leggerete di seguito perchè non saprei rispondervi.
Se questo mi si può rimproverare non mi si potrà rimproverare quanto di seguito dovrete leggere attentamente.
Questa è una beta di una beta che si trova su ambiente di test per ios con una scadenza di venti giorni a partire da oggi 16/02. Significa che fra 20 giorni potrebbe restare, aggiornarsi,sparire ..chi lo sà.
Ovviamente quindi non aspettiamoci una app in stile Apple Store quindi stabile e ottimizzata ma l’esatto contrario di quanto siamo abituati. Quindi bug, consumo smodato batteria, no background più le intrinseche mancanze del progetto stesso.
Quanto installeremo si basa sulla piattaforma Test Flight di Apple che serve a provare le versioni in sviluppo che “forse” verranno rilasciate su Apple Store. E’ doveroso ricordare che per gli sviluppatori pubblicare su Apple Store costa soldi mentre probabilmente su Google Play è più economico per non dire che un’app Android la si può scaricare anche fuori dallo store ufficiale di Google. Questo significa che essendo progetti amatoriali gli sviluppatori oltre a passare rigorosi controlli di Apple devono pagare. Questo significa che l’app o di conseguenza la devono vendere per almeno ammortizzare i costi di pubblicazione e quelli di uno sviluppo “a puntino” per passare le verifiche Apple. Questo fa storcere il naso a molti sopratutto a chi lo fa per svago.
Non critico, ci mancherebbe, ma questo lo scrivo oltre che per informazione per dirvi che non è improbabile che Droidstar sopratutto grautiatamente non apparirà su Apple Store, quindi se e mai frenate gli entusiasmi.
Cominciamo: seguite attentamente gli step e solo quelli.
Aprite questo link direttamente dal browser Safari del vostro iPhone:
TEST FLIGHT (Droidstar Invitation)
Comparirà quanto vedete sulla sinistra.
Step 1: “View in App Store”. Cliccate e si aprirà Apple Store con la richiesta di installazione di Test Flight.
Installatelo normalmente e sicuri in quanto è una applicazione di Apple stessa.
A questo punto semplicemente tornate sul link indicato sopra. Automaticamente sarete “invitati” a scaricare Droidstar per Test Flight.
Installatelo dicendo Si/Ok a tutti i vari avvisi che vedrete e che in poche parole vi spiegheranno la “natura” del pacchetto come da me scritto sopra.
E’ fatta avrete adesso l’appp Droidstar su vostro iPhone. Non cancellate Test Flight da iPhone tanto fastidio non da e credo che senza quello neanche la app funziona.
Bene configuriamolo. La configurazione malgrado l’interfaccia spartana è abbastanza semplice.
Su “Main” selezionate “Mode” fra d-star,dmr o quanto altro
S2/S1 = TimeSlot DMR
CC = Color Code
Host = Selezionate il vostro Master Server BM, nel nostro caso selezioneremo BM_222_Italy non prima di aver selezionato DMR come Mode.
TGID = Talk Group (TG) – inserite ove volete collegarvi (222 Italia, etc.etc.) check su “Private” nel caso di Private Call (esempio 9990 per il Parrot).
SWTX/SWRX/AGC = laciateli tutti flaggati (ON)
Mic gain = ATTENZIONE: selezionate un mic gain bassissimo quasi vicino allo zero in caso contrario quando modulerete riceverete giustamente una serie di tiratine d’orecchio in quanto la modulazione arriva troppo “sparata”.
La parte nera riporterà i vari dati della connessione (durata, nominativo, pacchetti, etc.) il tasto TX inutile spiegarlo 🙂
Andiamo ai Settings: inutile dilungarsi sono i soliti per un hotspot quindi Callsign (QRZ), DMRID, ESSID (vi consiglio di metterlo per evitare i Wild-PTT di BrandMeister chiamatelo 01,10,20,22,come volete Es: 222 XXXX 01 (DMR ID quindi di 9 cifre). Inserite inoltre la Password BrandMeister del Selfcare come per hotspot, per questa parte vi rimando ai tutorial onnipresenti sulla configurazione di hotspots.
Ma PRIMA di poter andare on-air o meglio anche semplicemente di fare ascolto fate molta attenzione a questo fondamentale passaggio.
Sulla parte Settings lasciate tutto per come è (a parte i dati fondamentali di cui sopra) per cominciare ma andate in basso come da figura fino alla voce Vocoder URL dove dovete scrivere esattamente
https://www.pietricello.com/files/vocoder_plugin.ios.arm64
(non cliccate,non scaricatelo scrivete semplicemente l’URL nello spazio indicato)
Ho riportato questo fondamentale file direttamente sul mio sito in modo da non cercare e provare diverse versioni in giro su Internet.
Ovviamente non è farina del mio sacco e non cito neanche autore o sito dal quale l’ho scaricato perchè mi son dovuto sforzare non pochissimo per trovare la versione funzionante fatta da X riportata da Y che linka a J che riporta a S che l’ha messo sul sito di A,B,C,D….bene grazie ai colleghi tutti scaricatela da qui e vi evito lavoro superfluo.
Ripeto: senza questo file da inserire manualmente nel campo Vocoder URL il vostro DroidStar non riceverà ne trasmetterà nulla di “vocale” in pratica sarà muto e sordo.
Attenzione a come lo scrivete ed alle correzioni automatiche di ios. Deve rigorosamente essere scritto carattere per carattere come sopra. Mandatevelo come email,whatsapp,messaggio in modo eventualmente di fare il copia e incolla. L’ho riportato nel modo più corto possibile per facilitarne l’inserimento.
Cliccate successivamente su “Download vocoder” un timido messaggio vi dirà OK anche se avrete sbagliato (tranquilli).
Per controllare di aver scaricato correttamente il vocoder controllale sul tab “Log” finchè non vedete “Vocoder Downloaded” o similari.
A questo punto tornate sul Tab Main e connettete come sopra vi ho indicato il TG di vostro gradimento.
E’ tutto il resto lo lascio alle vostre giuste sperimentazioni. Io ho solo dato un modo , credo l’unico, che oggi funziona.
Le mie impressioni? Allora:
- manca PTT fisico
- manca possibilità di girare in background
- non ho visto alcuna possibilità di avere un DB di contatti (TG) il che significa che dovrete manualmente ogni volta disconnettervi inserire il numero di TG e connettervi
- interfaccia spartana fin troppo. Scusate ma anche l’occhio vuole la sua parte
- Ovvio utilizzo esclusivo e alto consumo di batteria (sicuramente una chiamata butta giù il qso e non credo l’app riprenda da dove ha lasciato ma verificate voi)
- Prove fatte con auricolare BT: ok audio in ricezione ma la TX resta via mic. del telefono idem collegando il semplice auricolare a filo Apple se non erro il mic è sempre quello del telefono ma in verità ci ho giocato poco magari questo si risolve.
E fino a qui…potremmo (col condizionale) sorvolare ma prima di dare il colpo finale è giusto sottolineare che DroidStar è un tutt’uno. In pratica unisce il codec vocale in emulazione e la parte mmdvm host/client il che lo rende indipendente da altre soluzioni client/server (dvswitch/dvlink) ma affatica non poco il processore con il risultato che:
l’audio è al limite del comprensibile in ricezione. Le modulazioni sono diversissime e si va da quello che spacca l’altoparlante a quello cosi’ cupo di modulazione che a stento si comprende. Problema comune a dir il vero anche su POC ed Hotspot ma qui elevato all’ennesima potenza.
La mancanza di adattamento del/dei microfoni dello smartphone restituiscono livelli in uscita troppo alti e difficilmente regolabili. Nelle prove di autoascolto (e non solo di Parrot) la mia modulazione oltre che “pompata” malgrado le regolazioni risulta del tutto innaturale e poco piacevole all’ascolto ne più ne meno come il 70% di chi ho ascoltato in multiprotocollo nella mezz’ora di prove effettuate.
Seguono considerazioni personali (scusate se poco ma almeno sul mio blog scrivo come e ciò che voglio)…
Posso capire la comodità di avere il DMR sul telefono senza una radio o un’hotspot dedicato o una POC ma a tutto c’è un limite per me e questo accrocco io lo boccio sotto tutti i punti di vista. Se questo dovrebbe essere la mia unica possibilità di fare DMR beh penso che preferirei di sicuro un varietà in TV pieno di belle ragazze :-)))
Non mi si faccia il paragone con una POC in quanto per chi non lo sà Android sarà il cuore ma una POC ha microfoni e altoparlante ottimizzato per l’emissione radio in ambito civile e radioamatoriale.
Una POC (leggete i miei articoli precedenti) con un DVSwitch Mobile che si appoggia ad un DVSwitch Server proprio (scusate ma chieder favori non mi và) raprresenta il miglior modo di far DMR senza una radio DMR seconda o ad aexequo all’utilizzo di radio+hotspot (PiStar ad esempio) che se ben configurato non ha nulla da invidiare ai ponti montani da 4/5000 euro almeno per il nostro utilizzo.
Per me da evitare o meglio sono allergico sia a DroidStar che anche nella rinomata versione Android si attesta fra 3 e 4 in una scala da 1 a 10 che a Peanuts (leggermente migliore di Droidstar).
Sarò drastico ma la penso così. La prova di DroidStar su IOS è durata meno di un’ora in quanto la serie di problematiche che ha sono strutturali. In due parole non ha spazio a miglioramenti. Se poi ci mettiamo anche il giretto del test dei test con scadenza a venti giorni. Ciao ciao, sul mio iPhone 12 è durato un’ora e prontamente disinstallato per disinteresse e performance.
Quindi, please, come accennato non chiedetemi nulla più di quello che ho scritto perchè sperimentazione conclusa.
Ringrazio Pietro IZ1 UJJ per avermi indirizzato verso la sperimentazione svelandomi che esisteva anche la versione IoS e dandomi le prime dritte per continuare e Pericle IK2 UIZ per il supporto e le dritte sull’installazione dei vocoder.