Da oggi finalmente pagare con gli strumenti elettronici diventa non solo possibile (lo è da molti anni) ma diventa obbligatorio per l’esercente accettarli pena eventuale multa.
Perchè sono contento, scrivo finalmente ed è una svolta?
Il motivo è semplice. Fino a ieri o mesi o anni, non era affatto una novità poter pagare con bancomat o carta di credito ma era quasi una concessione che il venditore faceva all’acquirente e solo per importi superiori ad una certa cifra e su determinati articoli.
Il diniego veniva dolcificato da scuse come il pos è rotto, aspetto che lo configurino, la linea non và, per pagamenti inferiori a x euro non lo accettiamo o i più sfacciati un secco “non lo accettiamo e stop”, anche quando sfacciatamente era ben visibile accanto al registratore di cassa.
Parliamo della fase dove era tutto opzionale. Da qualche anno è diventato invece obbligatorio averlo , ed infatti son proliferati come funghi, ma per i più furbi è continuato a restare opzionale usarlo.
Vi chiedete il perchè , ma credo lo sappiano tutti. I nostri bravi commercianti spesso sono stati molti prodighi a spiegarci che le commissioni che pagano sui pagamenti elettronici influiscono sui loro guadagni in modo significativo, sopratutto per i piccoli importi.
Verissimo e sono solidale con loro sul fatto che l’ABI (Associazione Banche Italiane) dovrebbe rivedere al ribasso le commissioni.
E’ però anche vero che questa transizione è stata agevolata ,almeno nell’ultimo paio di anni, non solo inerentemente alle commissioni ma anche all’acquisto/noleggio di terminali e connessioni, crediti d’imposta e quanto altro.
I più maliziosi di voi penseranno: bravo ora però aumenteranno i costi. Conoscendo l’onestà intellettuale dei nostri commercianti (e poi si lamentano perchè in molti ormai compriamo quasi tutto online) aumenteranno il prezzo con questa scusa. Come mai anche senza POS il caffè che costava 90 cent. al nord in meno di 2 anni è passato a 1.10 euro? Parlo dei baretti di periferia non al centro, quella è altra storia.
Tutte le scuse, per i nostri amici, son buone per riversare sul cliente finale un’aumento perchè il cliente deve subire l’inflazione, gli stipendi che non aumentano, ma il dolce barista non può perderci 2 cent. sul caffè , mai sia intaccare in negativo i guadagni.
N.d.R.: è risaputo che propio la tazzina di caffè è il prodotto più redditizio nel rapporto costi/ricavi ma lascio al buon Google rispondere a chi volesse approfondire l’argomento.
Cosa cambia oggi? Cambia il fatto che non solo, come da qualche anno, devono TUTTI avere il POS ma sono obbligati per legge ad accettare i pagamenti elettronici a prescindere dall’articolo e dal costo dello stesso. In due parole si, finalmente si, non dovrete vergognarvi di pagare anche il pacchetto di caramelle,sigarette,il caffè con il vostro bancomat,prepagata,carta di credito e dispositivi mobili (Apple Pay, Google Pay, Garmin,Samsung..etc.)
No possono rifiutarsi e potrebbero anche , se denunciati venire multati di un’importo di 30 euro più una percentuale sul prezzo del bene oggetto del pagamento.
Solite buffonate all’italiana perchè pur essendo (e questo post lo dimostra) sfegatato sostenitore dei pagamenti elettronici non mi sogno di telefonare alla Finanza e far multare nessuno, ma di sicuro da oggi io comprerò tutto con il mio fido smartphone e chi rifiuterà per qualsiasi importo il pagamento si vedrà lasciata la merce sul bancone, se non consumata, o ci rimetterà il caffè che mi son bevuto, perchè è tenuto ad accettare il mio pagamento e non esiste legge che mi obblighi ad aver la tasca piena di monete e/o banconote.
Valuta corrente. Un pò come io 1 euro te lo posso dare con unica moneta ma anche con 10 da 10cent o con banconota da 10/20 euro. Se rifiuti perchè non hai il resto beh il problema è più tuo che mio.
Non credo succederà ma sarei propio curioso di vedere la faccia dell’esercente al quale candidamente lascerei la merce sul bancone dicendogli “non la vendi solo tu, la compro altrove”.
Questo pseudo entusiasmo si trasforma immediatamente nella tristissima considerazione di quanto siamo arretrati in Italia su moltissime cose. Andando un pò O.T. son partito scorsa settimana ed al gate mi son sentito più giovane in quanto ero l’unico sopra i 20 anni ad avere la Carta di Identità Elettronica. Per fare un paragone la mia ex compagna ungherese l’aveva già ben 15 anni fà.
Per tornare ai pagamenti già nel 2002 quando mi recai per la prima volta negli States era del tutto normale pagare il caffè con la Carta di Credito e non era affatto la novità, la accettavano non dico da sempre ma quasi. Parliamo quindi a livello di esperienza personale “certificata” di ben 20 anni fà e noi poveri italianucci solo oggi a metà 2022.
Questi sono i fatti, ma io non sono un giornalista che riporta solo una notizia che credo sappiano già tutti ma aggiungo qualche riflessione.
La prima è ovvia: i pagamenti elettronici servono allo stato per arginare l’evasione fiscale. Al pagamento elettronico deve corrispondere regolare scontrino e quindi l’esercente ci pagherà le tasse. E’ forse sbagliato? Perchè io devo pagarle e devo permettere al negoziante di evadere le tasse? Allora mi scusi sig.r negoziante ma mi sconti l’IVA sul prezzo..ahh non funziona cosi’? Allora fattura e paga le tasse!
Ho scritto un’altra ovvietà,proviamo a fare un’altra osservazione diversa, proviamo a vedere i vantaggi sia per il cliente che paradossalmente per lo stesso esercente.
Io no faccio storia. Ho cominciato a pagare l’e-commerce quando per TUTTI era un modo per farsi fregare i dati della carta di credito. La paura era tale che forse 20 anni fà ero uno dei pochi del ceto medio a pagare via internet dando i dati della carta di credito. Sarò sincero in 20 anni e passa solo una sola volta ho visto 3 micro addebiti via paypal di pochi euro, fra l’altro prontamente bloccati e gestendo il tutto in relativa semplicità. Ovvio ho dovuto denunciare il tutto ai C.C. far la pratica con la banca ma alla fine anche qui 20 euro non li ho persi. Parliamo di una sola volta in più di 20 anni. Son troppo bravo io? Fortunato?
No, semplicemente sò come e da chi si compra e faccio di tutto per non farmi fregare. Più del 95% delle truffe online non è perchè c’è sempre l’hacker smaliziato che è in agguato per fregarci lo stipendio ma piuttosto perchè c’è un’ignoranza dilagante sul tutto.
Vi dico che è molto più probabile ,a parità di precauzioni prese, di esser scippati per strada dai balordi che si aggirano nelle nostre città ,che non di esser truffati via internet. Ripeto in 20 anni 1 sola volta.
Aggiungo un qualcosa che pochi sanno. Solo da un paio d’anni sugli scontrini dei nostri negozi e supermercati hanno numeri virtuali di carte di pagamento e/o i dati asteriscati per non esporre in toto numero e data di scadenza del nostro metodo di pagamento.
In pratica per un paio di decenni qualsiasi e dico qualsiasi commessa di qualsiasi supermercato aveva in mano ad ogni pagamento numero di carta di credito,data di scadenza,nome e cognome del proprietario ed era un’attimo girarla per leggere il codice a 3 cifre. Insomma tutti i dati che servivano, ai tempi, per comprare via Internet cose a nome dell’ignaro consumatore frodato.
Come a dire vi siete fidati di migliaia di commessi sottopagati che potevano benissimo frodarvi ed ancora oggi non vi fidate neanche delle connessioni sicure verso realtà nazionali ed internazionali straconosciute? Paradossale seconde me.
L’esempio si potrebbe traslare oggi sui pagamenti smartphone…noo ma che dici e se mi fregano il telefonino sono fregato?
Sei meno fregato di quando,più verosimilmente,ti fregano il portafogli perchè oggi con una carta contactless (quasi tutte) puoi pagare fino a 50 euro senza pin e nessuno dice nulla ne controlla il nome o i dati della carta. Lo smartphone invece per pagare deve essere sbloccato con riconoscimento facciale o impronta digitale o entrambe. Forse un pochino più sicuro lo è?
Andiamo al pratico. Pagando in questo modo non riempi tasche di monete e banconote. Sapete che le stesse sono un ricettacolo di virus e batteri fra i più potenti in circolazione? Usate guanti e mascherine e poi maneggiate con non chalance roba che è passata da chissà quante mani? Paradossale anche questo.
Si evita di combattere con i resti, con gli arrotondamenti, con le monetine da 2,5,10 centesimi che spesso son più di peso che di valore. In due parole si paga in modo preciso ed immediato a tutto vantaggio di igiene,sicurezza e tempo. Vi sembra poco?
Aggiungerei anche un maggior controllo della spesa: ricevute in tempo reale su smartphone ma anche massimali che decidete voi. Si può comprare il caffè da 1 euro come la TV da 2000 euro nello stesso modo e senza l’ansia di aver in tasca ben che vada una mezza mazzetta di banconote 🙂
E per i “poveri” esercenti? Beh se pensate che i vantaggi siano solo per il cliente e vedete solo il povero esercente impoverito dalle tasse e commissioni converrebbe allora tornare al baratto.
Per l’esercente la gestione elettronica diventa più facile in quanto tracciata. Le transazioni immediate e quindi un maggior numero di clienti gestiti ed ahimè anche un numero minore di personale necessario. Triste esempio la quasi scomparsa delle casse “umane” sostituite da un numero sempre crescenti di casse automatiche. Si triste per i poveri lavoratori ma vantaggioso dal punto di vista dell’imprenditore/esercente.
Ma parlando di cose meno tristi un’altro innegabile vantaggio è l’accredito diretto sul conto bancario. Evitarsi quindi file e tempo per andare a versare allo sportello, operazione, fra l’altro, a pagamento ormai quasi in tutte le banche.
In ultimo che potrebbe essere paradossalmente il primo incentivo: minor rischio furti. Non rapini un negozio se sai a priori che in cassa trovi solo una manciata di euro perchè quasi tutto viene pagato via POS.
Non pochi vantaggi per tutti.
Ma si sà che c’è e sempre ci sarà chi invece ancora non ha neanche un conto perchè preferisce prendersi stipendio o pensione in Posta , chi gode pazzescamente a sganciare a mò di bomba il portafogli pieno di monete chiedendo alla cassiera di contarle fino a raggiungere l’importo corretto, chi paga 20 cent con la banconota da 50 e via dicendo e chi per lo sconto del 2% permetterà al meccanico,elettricista,idraulico (e non solo) di non emettere fattura e di non pagare le tasse.
A proposito di Hacker…gli italiani 1.5 ,che si differiscono dagli 1.0 che conoscono solo i contanti, pagano si ma con le carte Prepagate (Postepay,etc.) sempre per evitare che quel maledetto hacker che ognuno di noi ha perennemente alle costole freghi tutti i nostri risparmi.
Vi lascio con una cosa che forse non sapete. Le “ricaricabili” Tutto cominciò lato telefonia mobile e poi..poi…beh sono nate dall’inventiva italiana e lì attecchiscono. Siamo credo se non l’unico paese che le usa, il primo per quantità.
La domanda viene spontanea: il resto del mondo è tutto fesso ad usare le carte di credito ed avere abbonamenti ? O forse siamo noi che essendo fra i primi al mondo a rubare, abbiam paura di venir a nostra volta derubati..perchè in fondo siamo tutti ladri, perchè in fondo se risparmiamo i 5 euro chissene se l’idraulico non paga tasse?
Ve lo lascio come compito per casa.